Cos'è l'equinozio di primavera e quando avviene

Che cos’è l’equinozio? Tutti noi abbiamo sentito parlare del famoso equinozio di primavera, eppure non sono in molti a sapere esattamente di cosa si tratta oppure perché è un evento così importante per l’intero pianeta. A prima vista potrebbe sembrare un difficile concetto legato a moto dei pianeti, ma non è del tutto così. Pur trattandosi di un evento astronomico di notevole importanza, l’equinozio di primavera ricade sempre sulle stesse date e sta a indicare, semplicemente, un giorno in cui le ore del giorno e quelle della notte si equivalgono. Successivamente le ore del giorno iniziano ad aumentare e quelle della notte a diminuire, finché non si arriva all’equinozio autunnale, che inverte la tendenza. Perciò capire cos’è l’equinozio di primavera è semplice.

Solitamente, dunque, si tratta di un evento spesso atteso da molti, soprattutto perché è simbolo di un ciclo naturale, che finalmente dà l’inizio ufficiale alla primavera. Ciò, ovviamente, non ha niente a che vedere con quanto viene segnato sul calendario, dove l’inizio della primavera avviene già a partire dal 1° marzo. Si tratta, però, di un evento che semplicemente conferma l’arrivo della bella stagione ed è atteso da molti soprattutto perché, a differenza del calendario civile, dà vita alla primavera “naturale”, in quanto porta all’aumento di durata delle ore di luce. Questo è il significato dell’equinozio di primavera.

Quando si verifica l’equinozio di primavera?

Cerchiamo ora di capire quando avviene questo evento, ovvero la data dell’equinozio di primavera è il 20 marzo di ogni anno. Per giunta, a differenza di molti altri eventi astronomici, ogni anno la data è sempre la stessa. Tuttavia, in merito regna un po’ di confusione, soprattutto tra le persone più adulte, che hanno il vizio di collocare l’equinozio di marzo al 21 del primo mese primaverile. Si tratta dei riverberi di antiche credenze secondo cui fosse proprio quello il giorno dell’arrivo della primavera, ma non è accurato. In merito esiste addirittura un calendario che permette di verificare più precisamente quando il Sole si troverà in posizione perpendicolare all’Equatore. Nel 2023 questo la data dell’equinozio di primavera è il 20 marzo, per essere precisi alle 21.24 ore italiane. In base all’anno l’ora potrebbe cambiare, ma in generale la data resta praticamente sempre la stessa. Nel 2020, per esempio, il preciso istante in cui il Sole si è trovato sopra all’Equatore è avvenuto sempre il 20 marzo, ma alle 4.50.

Da qui si può anche capire più facilmente quando si verifica l’Equinozio di Primavera: quando il Sole si trova sopra alla linea dell’Equatore dando vita a una nuova stagione. Ovviamente, bisogna comunque tener conto delle differenze tra l’emisfero australe e di quello boreale. Nei due emisferi l’equinozio primaverile si verifica in maniera opposta. Così, nella parte settentrionale del nostro pianeta l’equinozio del 20 marzo dà il via alla primavera, mentre in quella meridionale l’equinozio determina l’inizio dell’autunno. Ovviamente, la stessa cosa accade anche durante l’altro equinozio, quello autunnale, quando in Italia inizia l’autunno e in Australia la primavera.

Cosa sono gli equinozi e quando si verificano?

Gli equinozi sono i due giorni dell’anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata e ciò accade sia nell’emisfero australe che in quello boreale, il 20 marzo e il 23 settembre. Ciò si verifica perché l’inclinazione della Terra si allinea con la sua orbita dispiegata intorno al Sole. Quest’ultimo, quindi, si trova perfettamente allineato all’Equatore, motivo per cui in entrambi gli emisferi si può usufruire di un uguale numero di ore di luce e di buio, sebbene ci sia comunque uno scarto di pochissimi minuti. In questo periodo, la linea “terminatore” (ovvero quella che suddivide il giorno dalla notte), divide la Terra in due parti uguali creando i già ricordati equinozi di Primavera e di Autunno. L’equinozio di primavera non va in alcun modo confuso con il solstizio di primavera, che segna il punto massimo di movimento del Sole vero l’alto e poi del suo movimento verso il basso. Anche i solstizi, pur trattandosi di due eventi astronomici, hanno una data immutabile nel tempo.